ANIMALI
GLI ANIMALETTI DELLA CASA IN BOSCO
Prati e boschi intorno la casa sono visitati di frequente da "grossi" animali selvatici: tassi, volpi, caprioli, cinghiali.
Tutti lasciano segnali e impronte ben visibili, ma è un po' difficile osservarli direttamente.
Ce ne sono anche moltissimi altri considerati "piccoli", ma non per questo meno interessanti e comunque più facilmente avvicinabili.
In compagnia di tanti amici è possibile seguire le loro tracce e scoprirne le tane o i nidi.
ECCO UN ELENCO (INCOMPLETO E DISORDINATO) DEGLI ANIMALI A PORTATA DI MANO…
Un orbettino (anguis fragilis) nei pressi della Casa in Bosco. Non si tratta di un serpente, ma di un innocuo sauro senza arti. [Torna su] | ||
L’arvicola (arvicola terrestris) è un mammifero roditore. La sua lunghezza può arrivare fino a 15 cm. Ha il muso tondo con occhi e orecchie piccole. Si nutre principalmente dell'erba che cresce lungo le sponde degli specchi d'acqua, ma anche di girini. Vive associato agli ambienti acquatici, in stagni e paludi, dove fa il nido nei canneti. Si tuffa e nuota con grande facilità. La sua tana è un complesso sistema di gallerie, lungo anche 40 metri. Ha solitamente tre o quattro cucciolate durante il periodo riproduttivo che va da aprile a settembre. Ogni cucciolata è composta da circa 5 piccoli che nascono nel nido costruito con erbe e giunchi all'interno delle gallerie. [Torna su] | ||
il barbagianni appartiene alla famiglia degli strigidi. La sua apertura alare può arrivare fino a 90 cm. Si nutre di piccoli roditori, uccelli e anfibi. Vive dentro case abbandonate e vecchi alberi. Di solito è un cacciatore notturno, ma a volte caccia anche di giorno. Non emette versi, ma un profondo respiro come una caffettiera. [Torna su] |
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Il biacco (coluber viridiflavus) è un serpentello completamente innocuo per l’uomo. Diurno, vivacissimo, si ciba di topi, lucertole, uccelli, serpenti e anfibi. Oviparo. Testa, dorso e coda sono neri, mentre mento e gola sono biancastri o grigi. Vive nelle località aride e boscose, nei campi, nei prati, alla base di cespugli, sui bassi alberi, lungo i muriccioli e tra i rovi. [Torna su] | ||
Il capriolo (capreolus capreolus) è un mammifero artiodattile appartenente alla famiglia dei cervidi. Può vivere fino a 18 anni ed ha un peso variabile tra i 20 e i 50 kg. Il tronco è robusto e slanciato, le zampe sono lunghe e munite di zoccoli. La testa dei maschi è sormontata da palchi caducei. Il colore va dal rosso al grigio nell'adulto ed è maculato nei piccoli. Si nutre di erba, germogli, frutta e foglie. Nei mesi di maggio o giugno la femmina partorisce uno o due piccoli; le cure parentali durano fino all’età di 10 mesi. Il capriolo è attivo sia di giorno che di notte, è un animale territoriale e difficilmente abbandona il suo territorio. [Torna su] |
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Le cavallette appartengono all'ordine degli ortotteri. Vivono tra le siepi e l'erba alta. Generalmente sono di colore verde, ma esistono varianti che vanno dal giallo al nero. Hanno sul capo due lunghe antenne e ai lati due grandi occhi neri sporgenti. Le antenne sono utili per orientarsi nell’ambiente e per avvertire la presenza di predatori che si trovino anche molto lontani e quindi grazie ad esse possono mettersi in salvo presto. [Torna su] | ||
la chiocciola, helix pomatia, frequenta prati e orti alla ricerca di erbe da rosicchiare. [Torna su] | ||
Il maiale selvatico appartiene alla famiglia dei suidi e frequenta preferibilmente i boschi di faggio e castagno vicino a paludi o a corsi d'acqua, perché dopo il pasto ama molto rotolarsi nel fango. |
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Le farfalle appartengono all’ordine dei lepidotteri, cioè letteralmente “ali con le scaglie” per la presenza di minute scaglie che rivestono le ali e il corpo donando la tipica colorazione e che danno origine, se toccate, a una polverina. Le farfalle, come la maggior parte degli insetti, compiono la "metamorfosi", vale a dire la trasformazione da larva ad adulto. Le farfalle si nutrono di liquidi, principalmente di nettare. Questo è aspirato attraverso un’apertura boccale modificata in un canale detto proboscide. [Torna su] |
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I gamberi d'acqua dolce preferiscono i tratti di fiume e le risorgive con acqua corrente, con fondali a ciottoli e con buona vegetazione acquatica. Trascorrono gran parte del tempo nascosti fra i sassi e tra le radici sommerse. [Torna su] | ||
Il ghiro (glis glis) è un piccolo mammifero roditore. E’ famoso per il suo letargo che si protrae da novembre fino ad aprile, senza alcuna interruzione. Il letargo rappresenta una strategia di risparmio energetico molto efficace; non a caso un ghiro può vivere addirittura fino a 10 anni. Il ghiro, come lo scoiattolo, presenta una lunga coda, ma differisce da quest’ultimo per il colore grigiastro del pelo. E’ un animale arrampicatore che corre molto velocemente; tali capacità gli consentono di colonizzare pareti rocciose e di introdursi con facilità nelle case. Si nutre di frutta, nocciole, noci e ghiande. [Torna su] | ||
Il grillotalpa è un piccolo insetto, dell’ordine degli ortotteri, adattato alla vita sotterranea che può raggiungere i 6 cm. di lunghezza. Le antenne sono sottilissime e sono costituite da 120 piccoli segmenti, detti articoli. Le ali sono ridotte ed accartocciate e raramente sono dispiegate. Il colore del grillotalpa varia dal marrone scuro, al fulvo, al bruno intenso (praticamente è dello stesso colore della terra che smuove). Il grillotalpa conduce una vita sotto terra e, mediante le zampe anteriori che possono compiere anche movimenti laterali, scava tane, nidi e lunghe ed articolate gallerie, utilizzate per raggiungere i bulbi, le radici e i tuberi dei quali si nutre. [Torna su] | ||
Le sanguisughe (hyrudo medicinalis) sono animali acquatici e appartengono alla classe degli irudinei. Hanno il corpo piatto perché oltre ad una muscolatura longitudinale ed una circolare, ne hanno anche una dorso-ventrale che serve per appiattire il corpo. Il corpo è allungato ed è formato da numerosi anelli. Alle estremità hanno due ventose che servono per attaccarsi alle pietre o agli animali e per avanzare; hanno una bocca munita di tre mandibole con dei dentelli che servono per forare la pelle degli animali. Mentre stanno lacerando la pelle dell'animale al quale si attaccano secernono una sostanza anestetica e quando succhiano il sangue emettono un'altra sostanza, l'irudina, che è un anticoagulante. [Torna su] |
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Le libellule appartengono all'ordine degli "odonati", nome che significa "mandibole dentate". Sono infatti grandi predatori carnivori sia nella fase larvale che in quella adulta. Hanno grandi occhi composti che occupano quasi tutta la superficie della testa. Il torace porta zampe sottili e grandi ali membranose atte ad un volo veloce ed acrobatico. Le larve, grigie, brune o verdi, vivono sul fondo di stagni e ruscelli. Feroci carnivore, hanno una particolare struttura, detta maschera, data dal labbro inferiore modificato, che scatta in avanti per afferrare la preda, in particolare insetti, avannotti e girini. [Torna su] |
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La limaccia è un mollusco terrestre simile alla chiocciola, ma privo di conchiglia, appartenente alla classe dei Gasteropodi e alla famiglia dei Limacidi. Può superare i 20 cm. di lunghezza ed è dotato di un mantello che ricopre una breve area ovale sul dorso a un lato della quale si trova l’orifizio respiratorio. [Torna su] |
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I lombrichi, come le sanguisughe, sono anellidi; il loro corpo è infatti costituito da tanti anelli in cui alcune strutture si ripetono in modo ordinato. I lombrichi si sono ritagliati una nicchia in cui vivere è abbastanza facile e i competitori sono in numero ridotto. Essi, infatti, si nutrono dei batteri presenti nella terra e pertanto passano la loro vita nel fango. Un lombrico può vivere anche fino a 4 o 5 anni. [Torna su] | ||
La lucciola (lampyris noctiluca) è un coleottero lungo 8-10 mm. Il maschio e la femmina sono molto diversi tra loro. Il primo è un buon volatore. Al contrario la femmina non vola affatto. Le larve e gli adulti, grazie ad un complicato processo chimico, sono in grado di emanare luce fredda. L’organo della luminescenza si trova nella porzione inferiore dell’addome e, in corrispondenza, il rivestimento è più sottile e trasparente, così da permettere alla luce di filtrare. Nelle notti estive è possibile ammirare il luccichio dei maschi che volano nei prati, mentre le femmine si fanno notare muovendosi tra i rami o sulle foglie. In estate la femmina depone le uova tra i sassi o tra le fessure del terreno. In autunno sgusciano le larve che iniziano subito a cacciare. Le larve, infatti, sono carnivore. Le prede preferite sono le chiocciole e le lumache. Via via che la larva cresce, la pelle viene mutata più volte. Questo processo si prolunga per due estati. Avvenuta l’ultima trasformazione, la vita degli adulti è estremamente breve (qualche giorno o al massimo qualche settimana) e volta esclusivamente alla riproduzione. Infatti, non si nutrono e vivono grazie alle scorte energetiche accumulate durante la fase larvale.[Torna su] | ||
La lucertola (lacerta muralis), sottordine dei sauri, ha forma elegante e varia notevolmente per dimensioni, colorazioni, costumi e proporzioni. Gli arti sono ben sviluppati con 5 dita di varia lunghezza, sottili ed unghiate. La coda è lunga, sottile, appuntita, fragile e può riprodursi. La lingua è bifida o incisa sul margine anteriore, estroflettibile. Si nutre di insetti e si riproduce per mezzo di uova. Agile, velocissima, ottima arrampicatrice è anche dotata di una certa intelligenza. [Torna su] | ||
Il grillo campestre (gryllus campestris) è un insetto appartenente all’ordine degli Ensiferi. Sul capo si notano le lunghissime antenne, che talvolta sono ancor più lunghe del corpo. |
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Il rospo è il più grosso anfibio presente nel parco, la femmina può infatti arrivare fino a 20 cm. ( il maschio solo fino a 10). Normalmente brunastro, il suo colore può variare dal color sabbia, al rosso mattone, al grigio ed al verdastro E’ un animale di abitudini soprattutto notturne. Utilissimo per l'agricoltura, nel passato è stato spesso perseguitato per il suo aspetto e circondato di leggende tipo quella di avere la pelle tossica o di sputare veleno. [Torna su] |
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La mantide religiosa (Mantis religiosa) deve il nome alla posizione in cui tiene le zampe anteriori. Infatti, quando caccia, rimane immobile con le zampe giunte. E’ un bellissimo insetto di notevoli dimensioni (può arrivare fino a 75 mm di lunghezza) di colore variabile dal verde chiaro al bruno. Possiede un capo mobilissimo, di forma triangolare con un vertice rivolto verso il basso, dove si trova la bocca, e due corte antenne filiformi situate sul lato opposto, tra i grandi occhi. [Torna su] |
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La martora (martes martes) è un mammifero carnivoro della famiglia dei mustelidi. Può vivere fino a dieci anni ed arrivare a pesare fino a due kg. Ha un corpo snello e slanciato, testa piccola con muso triangolare, dentatura robusta, occhi piccoli e orecchie grandi. Mantello bruno scuro, fitto e lucido; una morbida pelliccia, causa primaria della sua quasi totale estinzione. Si nutre di roditori, uova, rettili, frutta e vegetali. Nel mese di aprile la femmina partorisce da due a cinque piccoli. La martora è timorosa ed astuta. Evita al massimo il contatto con l'uomo. Attiva sia di giorno che di notte, è anche un’ agilissima scalatrice e nuotatrice. [Torna su] | ||
I pipistrelli sono gli unici mammiferi capaci di volo attivo. La loro ala e' il risultato della trasformazione dell'arto anteriore, in particolare della mano, le cui dita, ad eccezione del pollice, si presentano estremamente allungate. Da cio', il nome di chirotteri: "mano alata". Nel mondo sono conosciute quasi mille specie di chirotteri che presentano specializzazioni alimentari assai varie. [Torna su] |
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Il Ramarro (lacerta viridis), fra tutti i sauri del parco è la specie di maggiori dimensioni. Infatti raggiunge una lunghezza di oltre 40 centimetri compresa la coda. I maschi hanno una colorazione verde brillante nelle parti superiori e azzurro intenso nel capo; la femmina ed i giovani hanno invece il dorso scuro su cui risaltano due strisce brune longitudinali più o meno evidenti ai lati. [Torna su] | ||
La rana comune (rana esculenta) è un anfibio che appartiene alla famiglia dei ranidi. E’ denominata anche rana acquatica e misura 12 centimetri di lunghezza, dal muso appuntito alle dita palmate. Il dorso è di colore verde smagliante, talvolta cosparso di macchie nere. I fianchi sono macchiati di nero o di bruno scuro. Il ventre è bianco, punteggiato di nero e di grigio. Vive ai margini degli stagni e dei corsi d'acqua lenti e con vegetazione fitta. Al minimo segnale di pericolo si tuffa in acqua. Si nutre di grossi insetti, piccoli roditori e giovani rane. Le uova vengono deposte in grossi ammassi sul fondo dell'acqua. L'ibernazione ha luogo nella melma dello stagno.[Torna su] | ||
I ricci (erinaceus europaeus) sono dei mammiferi dotati di un mantello di aculei sul dorso. Sul ventre invece la pelliccia è soffice. I ricci raggiungono una lunghezza media di circa 25 cm e variano per colorazione dal marrone chiaro al nero. Hanno un muso appuntito, occhi piccoli, zampe corte. Quando si sentono minacciati si arrotolano su se stessi formando una palla, grazie all'azione di potenti muscoli. In questa posizione gli aculei proteggono tutto il corpo. Durante il giorno i ricci si nascondono nelle siepi e nei terreni boscosi nei pressi dei centri abitati, mentre di notte emergono dai loro nascondigli per cacciare. Si nutrono di insetti, vermi, rane, serpenti, topi e uova di uccelli. Durante l'inverno vanno in letargo, ma il loro sonno non è profondo e occasionalmente si svegliano ed escono dai loro nidi di foglie secche per cacciare. Fra giugno e settembre la femmina partorisce una o due nidiate ciascuna composta da un minimo di 4 a un massimo di 8 piccoli. [Torna su] | ||
La salamandra appartiene al genere Salamandra ed è caratterizzata dall’avere il corpo nero con striature e macchie giallo-arancione. La vita di questo animaletto è molto lunga e può arrivare fino a 20-25 anni. L’ambiente tipico in cui vive è caratterizzato da ombra e umidità elevata. E’ molto territoriale e nel corso della sua vita si sposta di poco dal luogo d’elezione. Esce dai suoi rifugi sotto pietre o tronchi solo nelle giornate molto umide o piovose. L’accoppiamento e la gestazione avvengono all’esterno dell’acqua. Le larve rimangono un periodo d’incubazione all’interno della madre. Successivamente, quando si sono già formate, questa si reca verso uno specchio d’acqua dove ne depone fino a 50-60. Le larve respirano con delle branchie esterne e rimangono nell’acqua fino a quando queste non si sono completamente riassorbite. I piccoli possono poi uscire dalle pozze. [Torna su] | ||
Lo scoiattolo rosso appartiene alla famiglia degli sciuridi. E’ lungo poco meno di 30 cm e la sua coda è di poco più lunga. Elegante abitatore dei boschi, ha tronco flessuoso e grandi orecchie sormontate da un ciuffo di peli all'apice. Il manto è di colore variabile: ci sono esemplari piuttosto rossicci e altri scuri e nerastri. Spesso presenta una colorazione bruno rossastra in estate e una grigia in inverno. Diurno e arboricolo, vive sia nelle foreste di conifere sia in quelle di latifoglie. Durante l’inverno non va in letargo, ma trascorre periodi di sonno prolungato, intercalati ad altri di intensa attività. [Torna su] |
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Il tasso (Meles meles), è un mammifero appartenente all’ordine dei Carnivori. E’ il più grosso dei Mustelidi del parco. Alto al garrese una trentina di centimetri, può arrivare a misurare fino a 80-90 cm di lunghezza e a un peso di 10-20 chilogrammi. La corporatura robusta, la testa appiattita e le zampe corte e poderose munite di forti unghie ne fanno uno scavatore abilissimo. Il tasso è infatti un’animale specializzato in questo tipo di attività ed ogni parte del suo corpo è ben adattata allo stile di vita sotterraneo. Inconfondibile per la vistosa mascherina bianca e nera, questo tozzo e simpatico animale è un tipico abitante dei nostri boschi. Prudente e sospettoso, è molto difficile da osservare anche a causa delle abitudini prevalentemente notturne. [Torna su] | ||
Il Topo selvatico (Apodemus silvaticus) raggiunge la lunghezza di 20 cm. di cui la metà è costituita dalla coda. Il colore del corpo è superiormente bruno e inferiormente bianco. La femmina partorisce da 3 a 9 piccoli dopo una gestazione di tre settimane. Si nutre di semi, ghiande e bacche. [Torna su] | ||
Il tritone alpino (triturus alpestris) è un anfibio della classe degli urodeli. Predilige le acque calme degli stagni e i fiumi con correnti deboli. Questa specie ha colori molto belli. La pelle, liscia o finemente granulosa, è blu o violetta con macchie e punteggiature scure. La coda è lunga quasi quanto il corpo. La caratteristica principale della specie consiste nell'avere la pelle del ventre priva di macchie scure. Nel periodo della riproduzione il maschio ha una cresta dorsale gialla e nera non dentellata. Anche la femmina ha una livrea nuziale, ma diversa. La femmina del tritone alpino, in genere in marzo o aprile, depone le uova nell'acqua e le fissa a sassi o a piante. Dopo circa tre settimane le uova si schiudono: le larve sono più lunghe di quelle di rane e rospi ed hanno zone laterali prive di macchie. [Torna su] | ||
La volpe(vulpes vulpes) è l’unico mammifero carnivoro di una certa dimensione rimasto nel territorio del Parco. E’ lunga dai 50 ai 90 cm e alta alla spalla 35-40. Il suo peso varia dai 3 ai 10 kg. Per la sua grande capacità di adattamento la volpe è avvistabile ovunque nel Parco: specialmente nelle ore notturne è relativamente facile vederla attraversare le strade o aggirarsi nei dintorni dei centri abitati alla ricerca di rifiuti o, meglio, di qualche pollaio incustodito. Vive normalmente nel bosco, in tane ben nascoste e verso maggio dà alla luce i piccoli. [Torna su] |
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