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 ESPLORANATURA
       
UN BAGNO DI NATURA A DUE PASSI DA CASA
Esistono ancora in Italia delle zone dove ci si può veramente sentire “immersi nella natura”? Dove case, automobili, ferrovie e strade non riportino alla vista ed all’udito la colonizzazione umana?
E’ ancora possibile vivere un’ impressione di pace totale, fuori dal tempo, senza necessariamente fare un viaggio molto lungo?
Questa emozione oggi si può provare solo nei territori più scarsamente abitati delle ALPI.
   
       
Una di queste zone è l’area del PARCO NATURALE DEL FENERA, all’inizio della VALSESIA, che dista fortunatamente poco tempo dalle città della pianura.
Il PARCO tutela un immenso territorio veramente selvaggio: milioni e milioni di alberi sono nati spontaneamente a riformare una foresta dominata dal silenzio.
La valle è così incontaminata che la stessa scontrosa cicogna nera ha deciso di tornare a frequentarla dopo tre secoli!
Contrariamente alla cicogna bianca, lei disdegna la vicinanza degli uomini e si rifugia nel profondo di boschi vastissimi.
La vallata nella quale LA CASA IN BOSCO si trova appartiene solo ai faggi e a chi ci vive sotto o sopra: falchi e civette, ghiri, tassi, lontre, scoiattoli, martore, volpi, talpe.
 

 

 
   
DOVE LA NATURA E’ TORNATA PADRONA      
L'addestramento all’esplorazione del Parco del Fenera è un tema di fondo sempre presente e viene curato contemporaneamente ai giochi ed alle attività.
Appena arrivati alla Casa in Bosco, i piccoli esploratori ricevono subito le nozioni fondamentali su come ci si incammini correttamente in una foresta senza nuocere all'ambiente. E’ importante però imparare anche le regole relative alla sicurezza propria e a quella degli altri.
Nel corso delle prime uscite “di prova” apprendono a predisporre tutto quello che mira al successo dell’esplorazione … ma soprattutto ciò che consente di effettuare un buon rientro.
In materia di equipaggiamento, certo ciò vuol dire imparare a portare con sé solo quello che serve veramente e ad abituarsi allo stretto indispensabile.
Ma le opportunità sono numerose, riuscire ad orientarsi, come e dove bere, senz’altro, ma anche pensare a come rendersi utili agli altri.
I piccoli accettano con piacere di sapere che per evitare ogni disturbo alla flora ed alla fauna è necessario evitare ogni uscita dai sentieri contrassegnati e imparano subito che il prelievo, la caccia o la raccolta, anche a titolo scientifico, di qualunque specie animale o vegetale, sono escluse.

Amare la natura è anche apprezzare le semplici bellezze che ella ci offre.
Le cose da imparare sono molte: muoversi fuori dell’asfalto, fermarsi davanti a un paesaggio o a un tramonto, piegarsi su un fiore, seguire con lo sguardo il volo di un falco che plana nel cielo.
Toccare una corteccia e annusare i fiori selvatici, riconoscere le orme delle lontre o quelle dei cinghiali.
Interpretare i rumori dell’eterno inseguimento notturno tra ghiri e martore proprio sul tetto della Casa in Bosco.
Quante emozioni a nostra portata se utilizziamo i 5 sensi!

 



 
 
ESPLORARE LA NATURA SELVAGGIA      
 
Intorno alle nostre città e nelle nostre campagne, non è rimasto quasi più nulla di natura selvatica.
Tanto più questa parte si rimpiccolisce, tanto più diventa necessario, indispensabile, tutelare la vita selvatica, animale e vegetale, in aree protette.
Intorno alla Casa in Bosco, che si trova nel centro di un parco naturale, c’è proprio la possibilità di perlustrare un mondo in cui gli uomini hanno ormai pochissima presenza.
Le tracce umane lasciate da frequentazioni durate millenni quali pascoli, orti, frutteti, fienili, sentieri, strade, case, ponti, sono tutte completamente scomparse, cancellate dalla forza della natura che, almeno qui, ha ripreso il sopravvento quasi totale.
Non si tratta certo di osservare al microscopio le venature di una foglia comodamente seduti nell’aula di fisica e neppure di studiare i petali dei fiori esotici in una magnifica serra riscaldata.
Le occasioni da non perdere sono diverse:
- la soddisfazione di posare il piede in luoghi dove nessun essere umano è penetrato almeno da un secolo,
- il piacere di toccare con le proprie mani campioni interessanti (foglie, piume, semi, ossi, insetti, radici, minerali, frutti)
-l’emozione di rilevare fatti apparentemente inspiegabili (sentieri che sembrano finire nel nulla, ruderi abitati, incisioni , orme, leggende, richiami, villaggi disabitati.)
 

 
       
Tornati alla Casa in Bosco è poi il momento dei resoconti. Con gli amici e gli animatori, si commentano insieme le esplorazioni effettuate nell’immenso museo all’aperto che è il PARCO DEL FENERA.
Ricorrendo anche alla realizzazione di disegni e relazioni, ognuno può fornire il proprio contributo allo studio ed alla comprensione dei segni materiali lasciati dalle culture che si sono succedute nei secoli.
La Casa in Bosco, grazie alla sua collocazione, diventa così il luogo privilegiato dell’ interpretazione dell’eccezionale patrimonio naturale che la circonda.
È anche qui che i cittadini bambini diventano naturalisti coscienti che preferiscono considerare la natura come un’amica piuttosto che una schiava.

 

 
 
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